Atmosfere Esplosive Costruzioni s.r.l.

Effetti fisici

delle esplosioni


L'esplosione di un volume di miscela ATEX si manifesta se al suo interno viene attivato un innesco efficace. L'innesco iniziale è un evento in se molto contenuto, che coinvolge una minima quantità di miscela; tuttavia, se intorno vi è presenza di altra miscela, a sua volta in condizioni di esplosività ed in quantità significative, quest'ultima viene attivata in quantità che aumentano in maniera esponenziale fino alla completa reazione di tutta l'ATEX.

La gamma delle conseguenze di un'esplosione è estremamente ampia. A seconda del contesto in cui si manifesta e dei quantitativi di miscela coinvolti si può andare dalla semplice attivazione di una fiamma che si estingue in brevissimo tempo, all'innesco di un incendio, alla generazione di danni molto gravi con interessamento di aree estese.

Saper valutare l'impatto che gli effetti fisici hanno sui bersagli posti all'interno dell'area di danno permette quindi di valutare la gravità di ciascuna esplosione per quello specifico contesto.

A tale scopo ATECOS srl promuove l'uso del metodo RPM che, grazie alla sua semplicità d'uso, permette un controllo preliminare di tutto lo stabilimento con un impegno relativamente modesto. Di seguito illustriamo un esempio di alcune risposte che si possono ottenere con l'uso di questo metodo.

  • è possibile stimare la durata di un'esplosione, che può andare da decimi di secondo fino ad un massimo di qualche secondo, quando le quantità di prodotto sono veramente molto elevate (caso che tipicamente si può verificare nelle aziende a rischio di incidente rilevante).
  • è possibile stimare l'incidenza delle varie tipologie di effetti fisici sui danneggiamenti dei bersagli presenti nell'area di danno. Di norma gli effetti fisici prevalenti sono: convezione termica e sovrapressione; ma esistono anche altri effetti (tra cui l'irraggiamento) che però hanno un impatto sensibilmente minore rispetto ai primi. Con il metodo RPM è possibile quantificare numericamente l'entità degli effetti fisici in funzione dei parametri spazio e tempo, cioè: nella scala del tempo si può individuare l'entità degli effetti fisici in ciascuna fase dell'esplosione; nella scala dello spazio considerando la distanza dall'esplosione del punto interessato.

Il controllo preliminare è finalizzato ad indirizzare eventuali approfondimenti successivi, ma costituisce una guida che permette di superare l'approccio statistico o intuitivo e di sostituirlo con un metodo numerico. La possibilità di calcolare l'entità degli effetti fisici dell'esplosione ad una certa distanza dall'esplosione stessa permette, inoltre, di valutare con precisione le conseguenze di un'esplosione sui bersagli presenti nell'area di danno.


Per un approfondimento sulle "aree di danno" clicca qui.

Per un approfondimento sugli "effetti prevedibili" delle esplosioni clicca qui.

Per un approfondimento sul "metodo RPM" clicca qui.

Per condurre la valutazione del rischio esplosione ATECOS srl propone il software AF475


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